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Lara
amata tra le parole
dimenticate
in mezzo alle labbra
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Non so se detestarti nella
fragilità che mi sfida ancora
o difenderti da tutto,
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Lara
che vede il mare dove non ci sta
che ride come una bambina con le braccia sui fianchi e i denti bianchi
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Ti mento volentieri dicendo che devo approfondire, Lara.
Devo approfondire l’emozione che allontano quando vado via,
quando chiudo la porta di casa tua e corro giù per le scale e quasi rido.
Quando non ti vedo e dico che va meglio.
Perché sei soltanto lo scherzo sbagliato che l’esperienza vuole fare a me, Lara,
il pericolo puro per chi ha tanto da fare con la sua esistenza.
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Lara
che nella paura
incontra la bellezza delle cose
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E’ paura, Lara, tutta questa bellezza.
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Tutta questa purezza che mi concedi mi fa quasi vergognare.
Per fortuna che tu ridi e credi ancora alle favole.
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Vuoi farmi vedere come si vince la paura.
Ridi e ancora ridi.
Me lo devi insegnare tu come si fa, Lara?
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Io non posso dirti, Lara.
Non posso dirti l’amore e il dolore, quello che porto nella carne.
Perché le parole incidono l’aria ed ho paura di non poter respirare più.
Resto muto a parlarti
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Lara
* * *
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… vorrei saper raccontare – o non raccontare – così,la storia di Lara,
di un’altra Lara, che cammina e vive male, che vive IL male,
per certe sue cellule guerriere e avverse alle favole vorrei poter cantare, parole nuove per ogni suo sorriso, ogni suo pianto
ma da tempo sono orfano di voce e di poesia
e ora – esule angelo d’ali mozzate – ancor più così, questo testo, questo video, questa voce
mi hanno raggelato la pelle e fuso il sangue perchè
ad ogni parola che chiama sofferenza e dolore
da qualche parte
in qualche luogo
qualcuno sa – ha imparato
che l’unica risposta possibile
l’unica a guarire a salvare
a riparare
è e rimane
Amore. .
(da così lontano, ti vedo, Lara,
mentre mangi e mi chiedi cos’ho)
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